Il
mio primo incontro con il ritmo è avvenuto suonando la batteria,
a cui mi sono avvicinato a partire dall’infanzia e che fino ad una
certa età, pensavo fosse l'unica forma di espressione ritmica. Nell'ascolto
dei dischi che mi hanno formato musicalmente e in cui erano presenti grandi
batteristi, verso cui indirizzavo tutta la mia attenzione, non davo granchè
importanza alla presenza di suoni di percussioni etniche, che inconsciamente
consideravo curiosi e che solo in seguito ho scoperto essere suonati da
grandi percussionisti che mi hanno influenzato stilisticamente.
Circa all'età di vent'anni, sono stato improvvisamente catturato
da questi suoni di cui non conoscevo la provenienza, ma che esercitavano
su di me un fascino sempre più crescente. Da quel momento in poi
è iniziato un percorso di ascolto e di ricerca verso un contatto
diretto e manuale con percussioni arabe, afrocubane, sudamericane
e africane. Dopo aver iniziato a percuotere all'età di nove
anni set autocostruiti di fustini di detersivo, secchi di plastica e coperchi
di pentole, a tredici anni la mia famiglia mi ha regalato una vera batteria.
Ho
iniziato a studiare batteria con Paolo Lorusso,
per poi approfondire i miei studi con Maurizio Dei Lazzaretti
e Pietro Iodice
presso la Saint Louis Music Academy e l'Università della
Musica di Roma, cominciando nello stesso periodo a dedicarmi da autodidatta
alle percussioni etniche.
Per quattro anni ho studiato percussioni presso il conservatorio di Bari
con il M° Beniamino Forestiere,
dedicandomi in contemporanea ad apprendere i ritmi arabi nordafricani
con il maestro algerino Moussa Belkacemi. In seguito, con
Giovanni Imparato, ho iniziato lo studio della cultura
afrocubana, il mio principale interesse, approfondito negli anni successivi
all’Avana (Cuba) con Jose Luis Quintana "Changuito",
Tony Urdaneta e Michel Aldama (Conjunto
Folklorico Nacional de Cuba), Irian Lopez Rodriguez
e Manley “Piri” Lopez (Los Chinitos),
Amadito Dedeu (Conjunto Clave y Guaguancò),
a New York con John Amira e a Roma con Reynaldo
Hernandez Ramirez. Ho frequentato stages di canto afrocubano con
Gregorio “El Goyo” Hernandez e di percussioni
brasiliane con Gilson Silveira e Kal Dos
Santos. In Burkina Faso (Africa occidentale)
ho studiato la tradizione Mandinga del tamburo tamà con
Baba Kouyaté e del balafon con Adama
Djabaté.
Sono Facilitatore di Drum Circle, avendo conseguito il VMC 6-Day Graduate con Arthur Hull e Harshil Filippo Chiostri.
Nel
corso di questi studi mi sono specializzato nella tecnica di congas,
bongò, timbales, tamburi rituali batà e darbouka
e i miei set di percussioni si sono arricchiti di strumenti provenienti
da Africa, Sudamerica, Caraibi, Mediterraneo e Medioriente, facendo uso
a volte di suoni elettronici e campionati. Sono sempre stato affascinato
dalla ricerca di uno stile musicale in cui fondere le antiche tradizioni
musicali di queste culture, con le sonorità e le pulsazioni della
musica contemporanea europea e afro-americana.
Durante la mia attività, mi sono interessato a diverse forme d’espressione
musicale come quella folclorica e popolare cubana, araba tradizionale
e moderna, dell'Africa occidentale, brasiliana, jazz, funk e canzone d'autore
italiana.
Il progetto a mio nome, Cesare
Pastanella Afrodiaspora, ripercorre le tracce che la
musica africana ha lasciato in America attraverso la deportazione degli
schiavi e le reciproche influenze che le musiche dei due continenti si sono
scambiate nel '900. Con questa formazione nel 2019 ho pubblicato l'album
The
round trip
per l'etichetta discografica AlfaMusic. Faccio parte inoltre del
trio Kaleido
Sea, con cui ho pubblicato l'album Buena
ventura
(Angapp Music 2019). --------------------Nel 2021 ho pubblicato l'album Music for Tales vol. 1 (Angapp Music), contenente composizioni originali scritte per spettacoli teatrali.
Nell’estate
del 2017 ho partecipato al tour italiano del cantautore e chitarrista brasiliano
Toquinho, insieme alla cantante brasiliana Selma
Hernandes. Nel
corso degli anni ho collaborato inoltre con Paolo Fresu
Sextet, Gianluigi Trovesi, Bobby McFerrin, Bruno Tommaso, Antonello Salis,
Maria Pia De Vito, Faraualla, Tavernanova, Mirko Signorile, Selma Hernandes,
Joy Garrison, Luis "Aspirina" Chacòn, Francisco Ulloa Pachito,
Guillermo "El Negro" Triana, Juan De Dios Ramos, Gregorio "El
Goyo" Hernandez, Miguel Enriquez, Toups Bebey & Le Spirit Pan-African
Brass Company, Farafina, Pino Minafra, Evan Parker, Pierre Favre, Javier
Girotto, Roberto Ottaviano, Nicola Conte, Tony Esposito, Radiodervish, Fabrizio
Bosso, Gianluca Petrella, Serena Brancale, Davide Santorsola, Ensemble Terræ,
Abbes Boufrioua, Giovanni Imparato, Mario Rosini.
Ho partecipato a numerosi festival internazionali fra cui Time in Jazz
(Berchidda), Rumori Meditterranei (Roccella Jonica), Europa Jazz Festival
(Noci), Talos Festival (Ruvo di Puglia), Dubrovnik Jazz Festival (Dubrovnik,
Croazia), Sconfini (Roma), Premio Tenco (Sanremo), Notti di Stelle (Bari),
Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo (Roma), Il Violino
e la Selce (San Benedetto del Tronto), Disma Music Show (Rimini), Settembre
Musica (Torino), Roma incontra il mondo, Carnevale di Venezia, Pesaro Spring
Festival, Concerti al Palazzo del Quirinale (Roma), Bari in Jazz, International
Babylon Festival (Babilonia, Iraq), Etnofestival (Repubblica di Sanmarino),
Frammenti e SR2 Kulturpicknick (Saarbrücken, Germania), Villa Celimontana
(Roma), Voicemania (Vienna, Austria), Brighton Festival (Inghilterra), Festival
D’Alba La Romaine (Francia), Suoni delle Dolomiti (Madonna di Campiglio),
Festival Internacional de Rumba Cubana "Timbalaye" (Havana,
Cuba), UNEAC - Union de Escritores y Artistas de Cuba (Havana, Cuba),
El Sabado de la Rumba en el Palenque (Havana, Cuba), Festival Internacionàl
de Percussiò de Catalunya (Barcellona, Spagna), Festival
Européen Musique Renaissance (Amboise, Francia), Istituto
Italiano di Cultura di Addis Abeba (Etiopia), Les Pouilles jouent,
l’Italie danse (Parigi, Francia), Focus Italie (Bruxelles,
Belgio).
In campo teatrale collaboro con il Teatro Kismet OperA
di Bari, per il quale ho sonorizzato lo spettacolo "Gilgamesh"
di Teresa Ludovico e scritto le musiche de
"Il Viaggio di Arjun" e "Badù
Re, anzi Leone" di Lucia Zotti.
Oltre all'attività concertisitca e discografica, collaboro come percussionista
a stage di danza afrocubana, afrobrasiliana e araba, svolgo attività
didattica insegnando percussioni afrocubane, arabe, brasiliane e conduco
il laboratorio collettivo Le
Percussioni Afroamericane, il
cui obiettivo è la musica d'insieme eseguita in modo pratico e diretto
da persone di qualsiasi età, che si avvicinano per la prima volta
al ritmo.